I temi trattati ne ‘Il giusto mondo’: una crime story in una società matriarcale
Il romanzo poliziesco ‘Il giusto mondo’ tratteggia, sullo sfondo di un’indagine su un femminicidio, un modello di società matriarcale che, lontana dall’essere effettivamente ‘giusta’, ripropone al maschile le istanze tipiche del femminismo odierno.
La donna vergine? Indipendente dall’uomo
Ma se il mondo fosse ‘ribaltato’, se le donne si fossero costruite una società a loro misura, alcune differenze di genere emergerebbero comunque. Ecco dunque i concetti di donna vergine, indipendente dall’uomo, di una religione e di una società che chiedono alla femmine di distinguersi generando la vita ed evidenziando il loro lato più emotivo.
In nessun luogo al mondo
Volutamente il romanzo non ha riferimenti geografici o di nazionalità: i nomi appartengono a culture diverse, i cognomi sono stati evitati per non circoscrivere un luogo d’origine. Anche i paesi più progrediti rispetto alla parità tra i sessi hanno, infatti, un potenziale interesse verso il ‘giusto mondo’. Per il genere femminile resta profonda la differenza tra l’aver conquistato un ruolo nell’attuale società patriarcale (adattandosi ai modelli maschili o apportando, nel migliore dei casi, un valore aggiunto) e vivere invece in un mondo in cui esso vanta una piena identità sul piano sociale e religioso, con l’onore e l’onere di salvaguardare la specie, portando avanti la famiglia, prevenendo le guerre, guidando gli sviluppi scientifici, culturali ed economici.
Un modo di vivere che non esiste in nessun luogo.
Fanno carriera le donne con figlie
‘Il giusto mondo’ tocca molti argomenti ampiamente dibattuti: castrazione chimica, stupro, violenza maschile, pedofilia, prostituzione, condizioni di vita in società sottosviluppate, controversie internazionali, pace, lavoro femminile, rivendicazioni di pari opportunità, salari, asili nido. E propone, infine, una struttura societaria maggiormente orientata al mutuo soccorso e alla forma comunitaria della crescita della prole.
Linguaggio al femminile, anche per il neutro inclusivo!
E gli uomini scompaiono dallo sfondo
Il mondo giusto usa il linguaggio femminile, anche per il neutro inclusivo, e dimostra come, in questo modo, gli uomini scompaiano dallo sfondo.
Questo aspetto diventa particolarmente rilevante nelle lingue, tra cui l’italiano, il francese, il tedesco, lo spagnolo, che hanno il genere femminile e quello maschile. E in cui il genere maschile è usato come neutro inclusivo per indicare gruppi di persone.
Nella lingua inglese esiste un solo genere ma il problema esiste comunque perché per alcuni ruoli l’immagine è legata alle figure maschili. Provate a pensare se la parole ‘re’ fosse neutra e non esistesse la ‘regina’.
Nel Il giusto mondo anche il linguaggio è ribaltato per dimostrare l’effetto che produce nel nostro modo di vedere il mondo e di pensare. Perché le parole contano. E le donne ne sono escluse.
Il romanzo è scritto utilizzando un linguaggio al femminile basato sul testo governativo Raccomandazioni sull’uso non sessista della lingua italiana, realizzato da Alma Sabatini nel 1987 per la Presidenza del Consiglio dei Ministri del Governo Italiano. Un documento che, ad oggi, non ha mai trovato applicazione.
Qui il testo completo delle ‘Raccomandazioni’
Puoi trovare l’ebook ‘Il giusto mondo’ su qualsiasi piattaforma di libri
Qui il link a Streetlib